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martedì 14 marzo 2017

La sindrome delle Faccette Articolari

CENNI DI ANATOMIA DELLA COLONNA LOMBOSACRALE

La colonna lombosacrale è costituita da 5 vertebre lombari e dall´osso sacro.
Ciascuna vertebra è composta da 3 elementi funzionali:
  1. Il corpo vertebrale che sopporta il carico della colonna
  2. L´arco vertebrale che protegge le strutture nervose
  3. I processi ossei (spinoso e trasverso) che servono a migliorare la funzionalitá muscolare.
'
I corpi vertebrali si articolano fra di loro per mezzo dei dischi intervertebrali, gli archi vertebrali si articolano grazie alle Faccette articolari superiori e inferiori (articolazioni interapofisarie).




Già dal 1933 venne introdotto il concetto delle Faccette Articolari come causa di dolore lombare.
Le faccette articolari sono  articolazioni sinoviali simmetriche ad ogni livello, sono la versione in miniatura dell'articolazione del ginocchio.
Sono innervate dalla branca mediale del nervo primario posteriore e cosa importante degenerano contemporaneamente allo spazio discale.

 

Nella foto sopra la freccia indica la faccetta articolare di L5S1 degenerata.
La patologia si sviluppa nel corso di molti anni, ed è inizialmente associata ad un dolore lombare intermittente, quando la degenerazione è piu avanzata si determina una Lombardia meccanica pressoché costante.

CARATTERISTICHE CLINICHE

  1. Dolore spesso bilaterale
  2. Irradiato in basso verso le cosce e ai fianchi, all'inguine,alla cresta iliaca,mai oltre al ginocchio,
  3. Aumenta con le attività in estensione (lavorare con le mani sopra il capo, usare la scopa, tirare,
  4. Aumenta con la rotazione del tronco verso il lato affetto,
  5. Peggiora dopo prolungata stazione eretta e posizione seduta,
  6. Il dolore è associato a rigidità mattutina
TRATTAMENTO

Il trattamento del dolore lombare da sindrome delle Faccette Articolari si definisce "blocco delle Faccette Articolari" e consiste  nel l'iniezione di un piccolo volume di anestetico locale con l'aggiunta di steroide nelle articolazioni interessate. (Vedi blog " il blocco delle faccette articolari "). Il blocco in genere è bilaterale e comprende diversi livelli.
Un significativo numero di pazienti  riferirà un miglioramento della sintomatologia dolorosa per un lungo periodo di tempo, altri riferiranno una recidiva dei sintomi dopo alcuni mesi.
Per tutti questi pazienti deve essere previsto un programma generale di fisioterapia e rinforzo in flessione.







martedì 28 febbraio 2017

Il Blocco Ecoguidato del nervo grande occipitale

IL BLOCCO ECOGUIDATO DEL NERVO GRANDE OCCIPITALE

Indicazioni:

  • Cefalea a grappolo
  • Nevralgia del trigemino
  • Nevralgia occipitale
  • Cefalea cervicogenica
  • Emicrania cronica
  • Altre nevralgie
Bibliografia:
- Gantebein AR et al. Cephalalgia 2012
- Blumenfeld A et al. Headache 2013
- Lambriu G et al Eur J Neurol 2014
- Martelletti P er al Expert Rev Neurother 2016
- Gul AL et al Acta Neurol Scand 2016
- Pingree MJ et al RAPM 2017

ll nervo grande occipitale (GON) è il ramo dorsale del secondo nervo cervicale (C2), è un nervo prevalentemente sensitivo.

La nevralgia del nervo occipitale è una malattia caratterizzata da dolore in corrispondenza della nuca sino al collo inferiormente, alla sommità del capo superiormente e lateralmente sino ai padiglioni auricolari. Le cause più frequenti vanno ricercate nei traumi, spesso ripetuti della regione cervicale, oppure nelle patologie di tipo degenerativo-artrosico.
I sintomi caratteristici sono:
  • Dolore parossistico talvolta trafittivo che parte dalla nuca e si irradia nella regione occipitale da un lato del capo (talvolta bilateralmente) e può estendersi fino al sopracciglio e dietro all' occhio. 
  • Talvolta è presente anche ridotta sensibilità o sensazione di formicolio nella zona innervata.
  • Può esserci dolorabilità alla pressione del nervo in corrispondenza della sua emergenza cranica.
Il trattamento consiste nell'eseguire un blocco (infiltrazione) ecoguidato del nervo occipitale depositando una miscela di 1,5-2 ml di Anestetico locale e Corticosteroide.

Recenti studi clinici attestano l'utilità e l'efficacia del blocco del nervo grande occipitale (per una serie di condizioni cliniche caratterizzate da Cefalea o Emicrania. 
Il blocco è risultato efficace anche nella nevralgia del trigemino, nelle nevralgie facciali, nel dolore neuropatico trigeminale.

L' utilizzo della guida ecografica per la realizzazione del blocco permette molti vantaggi tra i quali la diretta visualizzazione del nervo, l'utilizzo di minime dosi di miscela anestetica, la riduzione degli effetti collaterali e non ultimo la possibilità di accedere al nervo in una zona dove non è ancora diviso nei suoi rami e dove anatomicamente (come verificato da studi anatomici) è costantemente presente.




lunedì 27 febbraio 2017

L'ambulatorio di terapia del dolore

Le patologie e i disturbi più frequentemente trattati presso l'ambulatorio di Terapia del Dolore sono:


  1. Patologie degenerative della colonna vertebrale
  2. Lombalgie
  3. Lombosciatalgie
  4. Dolori cervicali
  5. Cervicobrachialgie
  6. Cefalee
  7. Emicranie
  8. Nevralgie del trigemino e facciali atipiche
  9. Dolori sacroiliaci
  10. Artrosi dell' anca e del ginocchio
  11. Spalle Dolorose
  12. Spalle congelate
  13. Dolori pelvici cronici
  14. Dolori oncologici
L' ambulatorio opera in sinergia e collaborazione con il collega ortopedico, con lo specialista in chirurgia della colonna vertebrale e con un team di Fisioterapisti formati per il trattamento di questi disturbi.

I pazienti hanno libero accesso presso l'ambulatorio, possono essere segnalati dai medici di medicina generale o dai colleghi specialisti quali ortopedici e chirurghi del rachide, neurologi, chirurghi generali, Fisiatri.
Il primo passo è quello di stabilire la natura del dolore e la sua causa; grazie alla visita, agli esami diagnostici e strumentali si arriva a una diagnosi.
Utilizzando specifiche scale, si procede alla misurazione dell' intensità del dolore per determinare il grado di invalidità funzionale del paziente.
In base al tipo di dolore e alla sua gravità si valuta quindi la terapia da seguire.
Si parte da trattamenti farmacologici accompagnati da fisioterapia. Se questo non ha successo si passa a trattamenti mirati quali per esempio infiltrazioni periatricolari, intrarticolari, peridurali, perinervose e trattamenti di radiofrequenza pulsata, tutti condotti con guida ecografica e in alcuni casi anche radiologica.

La mia formazione in breve.

Mi chiamo Paolo Seraglio, mi sono laureato in Medicina e Chirurgia presso l'universitá di Padova nel 1992 è specializzato in Anestesia Rianimazione e Terapia del dolore presso l'università di Verona nel 1999. 
Da allora mi occupo di Anestesia e Terapia del dolore con molte esperienze di collaborazione con colleghi ortopedici e specialisti in chirurgia del rachide. 
Sono sempre più convinto che il dolore non sia solo un sintomo o un campanello d'allarme di qualcosa in noi che non funziona, ma che in taluni casi, quando diventa cronico, sia un vera e propria malattia.  E come tale deve essere assolutamente curata, per evitare che ci accompagni per lunghi periodi della nostra vita.
In questi anni di attività ho accumulato molte esperienze  sia nel trattamento farmacologico del dolore che nel trattamento più strumentale più "invasivo".
Per la mia attivitá mi avvalgo ormai da anni di uno strumento che considero il mio terzo occhio che è l'ecografia. Ho avuto la fortuna è la possibilità di formare la mia esperienza ecografica frequentando centri ospedalieri all'estero (Svizzera, Austria, Germania) dove ho incontrato colleghi esperti con cui mi sento ancora periodicamente, e frequentando corsi di formazione e cadaver-lab, che ritengo fondamentali per acquisire competenza su questa delicata materia.
Sono convinto che in medicina e in modo particolare nel trattamento del dolore sia fondamentale una formazione continua e ci voglia la costanza e l'umiltà di mettersi sempre in cammino per applicare al meglio le nuove tecniche è opportunità che ci vengono offerte per migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti. In questo credo moltissimo.
Ho lavorato fino al 2012 presso l'ospedale di Schio e Santorso (VI) ove rivestivo il ruolo di responsabile dell'unità operativa di terapia del dolore e dell' ambulatorio di terapia antalgica cruenta.
Dal 2012 ho curato di più la mia attività formativa avendo esperienze lavorative all'estero (Svizzera, Austria, Finlandia).
Attualmente gestisco tre ambulatori di terapia del Dolore e lavoro in collaborazione con un collega ortopedico specialista nelle patologie della colonna vertebrale.

Esperienza personale

Esperienza
N°/anno
Anni di esperienza
Inserzione CVC (ecoguidati dal 2006)
200
18
Tracheotomie (Fantoni- Blue Rhino)
60
14
Analgesia peridurale ostetricia
100
18
SCS (spinal cord stimulation)
6
8
Blocchi faccette articolari
400
15
Blocchi nervosi periferici (ecoguidati dal 2007)
250
18
PAC (ecoguidati dal 2006)
24
18
Groshong-Hohn (ecoguidati dal 2006)
30
15
Pompe spinali
7
10
Blocchi del celiaco (tac guidati)
6
10
Blocchi del simpatico (Tac guidati)
8
10
Peridurali antalgiche
400
18
Anestesia peridurale
400
18
Anestesia spinale
400
18
PICCO-Swan Ganz
50
15
Blocchi fenolici eco guidati
50
5
Anestesie generali
600
18
Altri blocchi radioguidati per terapia antalgica
200
15
Altre infiltrazioni (Meso articolari etc)
300
18